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I 15 Migliori Champagne al mondo: Marche, Prezzi, Classifica e Recensioni

La guida completa per la scelta dei migliori champagne in commercio. Recensione e Prezzi!

Se sei alla ricerca del miglior champagne al mondo? sei arrivato nel posto giusto! Il team di Foodtop ha selezionato e recensito per te 10 bottiglie di Champagne, le marche più apprezzate per caratteristiche e per rapporto qualità/prezzo dai clienti che le hanno acquistate su Amazon. In più abbiamo selezionato 5 champagne Super Top per i più esigenti. Ma prima di arrivare alla classifica dei migliori champagne al mondo è bene considerare tutti fattori che influenzano le scelte di acquisto di uno champagne e nello specifico le sue origini e come viene realizzato.

Cos’è lo Champagne: conosciamo questo nobile vino francese 🥂

Lo champagne è un vino francese della tipologia spumante, ad appellation d’origine contrôlée (AOC), divenuto nel tempo uno status symbol per classe, ricchezza, prestigio e celebrazioni. Quando si pensa a festeggiamenti di varia natura, dal cinema alla moda, dallo sport agli eventi mondani, è sempre presente una bottiglia di questo elegante vino da stappare. Basti pensare al varo delle navi, alle premiazioni delle gare automobilistiche e ciclistiche e in generale a tutte le celebrazioni di eventi particolarmente importanti. Probabilmente non esiste forse bevanda alcolica più iconica dello champagne. L’apprezzamento mondiale di questo vino è stato anche esaltato dai tanti VIP e stelle del cinema che negli anni si sono appassionati allo champagne come Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e Marlene Dietrich. 

“Un piacere quotidiano per tutti quelli che apprezzano il vero significato della vita”.

Winston Churchill

Il suo nome viene dalla regione in cui è realizzato, Champagne appunto, situata nella Francia nord-orientale. Si tratta come detto di una zona d’origine contrôlée (AOC),  corrispondente alla nostra DOC (Denominazione di Origine Controllata), introdotta il 29 giugno 1936 al fine di garantire autenticità e qualità dal territorio. 

Quest’area si estende per 34.300 ettari circa e comprende 319 cru, ossia i villaggi, di cui 17 “grand cru” e 44 classificati come “premier cru”. ll termine cru indica un determinato vigneto con le medesime caratteristiche di terroir, dove i “grand cru” rappresentano il gradino qualitativo più alto e migliore tra tutti. 

Il territorio della Champagne è suddiviso in varie aree con caratteristiche diverse, che orientano anche la coltivazione dei vitigni: la zona della Montagne de Reims è famosa per il Pinot Nero, la Côte des Blancs e la Côte de Sézanne per lo Chardonnay, la Vallée de la Marne per il Pinot Meunier e la zona più a sud della Côte de Bar per il Pinot Nero.In generale il suolo della Champagne è caratterizzato da marne calcareo-argillose con una notevole presenza di gesso, caratteristica fondamentale di questo terreno che consacra la sua ricchezza. La regione della Champagne rappresenta il limite estremo della coltivazione della vite a nord e il colore bianco del gesso riflette il poco calore del sole trasferendolo alle piante. Il gesso, inoltre, rappresenta una importante e caratteristica risorsa idrica, in quanto va a drenare la superficie delle vigne trattenendo l’acqua in profondità per i periodi più aridi e secchi.

Origine e storia dello Champagne 🥂

La storia dello champagne è molto antica e fin dal Medioevo è molto conosciuto ed apprezzato. I vini di questa determinata zona venivano prodotti principalmente dai monaci delle numerose abbazie presenti nella regione, che lo usavano come vino da messa. Ma anche i nobili francesi apprezzavano molto questi vini: già allora, durante le cerimonie importanti, si bevevano i prodotti della zona, divenendo anche doni importanti degni di un re. Si trattava però principalmente di vini fermi, quindi senza spuma, e rossi.

Leggenda narra che fu proprio un frate benedettino, Dom Pierre Pérignon (vi dice qualcosa questo nome?) ad inventare lo champagne dopo il suo arrivo all’abbazia d’Hautvillers, vicino a Épernay. Il suo incarico era di tesoriere ma presto cominciò a curare anche le vigne. Si narra, appunto, che avrebbe inserito dello zucchero nel vino per rendere il suo sapore più dolce e gradevole e chiusa con un tappo di sughero. Alla sua apertura venne generata la schiuma, caratteristica che rende celebre l’attuale champagne. Non si sa, ovviamente, se questa storia sia vera; anche perchè esistono diverse versioni sull’”errore” nel processo di vinificazione attuato dal frate. 

Qualunque sia la versione più veritiera, la scoperta dell’abate era la generazione della spuma dovuta ad una rifermentazione del vino, con conseguente produzione di anidride carbonica. Gli altri grandi meriti di Dom Pérignon furono quelli di definire il vitigno più adatto alla produzione, ossia il Pinot Noir e di sostituire i tappi di legno a forma tronco-conica, tradizionalmente utilizzati all’epoca, con i tappi di sughero e la celebre gabbietta metallica, il muselet

Produzione: vinificazione e caratteristiche produttive dello champagne

Dopo aver conosciuto la storia dello champagne e la sua origine vediamo cosa rende unico questo prodotto francese. 

Gli champagne si differenziano tra di loro per alcune caratteristiche ben distintive e presentano diverse peculiarità uniche ed originali rispetto agli altri vini francesi. 

Prima caratteristica distintiva è la vendemmia. La raccolta infatti viene eseguita manualmente per garantire che l’uva arrivi alla pigiatura in perfetto stato. Per tale motivo il disciplinare vieta l’uso di macchine vendemmiatrici. 

Altro aspetto fondamentale sono le tipologie di uva utilizzate. Viene infatti prevista la mescolanza tra vini di provenienza e di millesimi differenti allo scopo di garantire una continuità nelle qualità enologica e nelle caratteristiche organolettiche. I millesimati sono vini di elevata qualità e pregiatezza e sta a significare che vengono assemblati e combinati vini della stessa annata. Ancor più particolare e di pregio è uno champagne millesimato la cui base è composto da uve di un solo vigneto (cru), specie se mono varietà (solo chardonnay, solo pinot nero, solo pinot meunier). 

Vediamo allora quali sono i vitigni utilizzati (e autorizzati) per la produzione di questo vino. Sono essenzialmente tre: 

  • chardonnay (uva a bacca bianca, 26% della superficie vitata),
  • pinot noir (uva a bacca nera, 37% della superficie vitata),
  • pinot meunier (uva a bacca nera, caratterizzata da una maturazione leggermente più tardiva rispetto al pinot noir, 37% della superficie vitata).

Gli altri vitigni autorizzati, che rappresentano meno dello 0,3% del totale della superficie vitata sono l’arbanne, il petit meslier, il pinot blanc e il pinot gris (tutti a bacca bianca).

Lo champagne che si ottiene dalle uve bianche prende il nome di blanc de blancs, mentre quello che si basa su uve a bacca nera si chiama blanc de noirs. Ultima caratteristica da considerare è il tappo. Sembra strano, ma molto importante è la tipologia di tappo utilizzata per chiudere le bottiglie di champagne. Questo deve essere di sughero con una forma che assomiglia molto a un fungo, diversamente dai tappi cilindrici normalmente utilizzati per i vini. Una volta inserito deve essere rinchiuso con una gabbietta di fil di ferro (il muselet). All’apertura, il tappo tenderà a saltare e lo champagne a fuoriuscire rapidamente producendo molta schiuma. Una volta versato nel bicchiere, si ha la produzione più o meno persistente di bollicine (perlage) che tendono a salire verso la superficie del liquido.

La vinificazione – il Metodo Champenoise

Il successo dei vini di questa regione nasce dal metodo di produzione dello Champagne, il primo vino a utilizzare la tecnica della rifermentazione in bottiglia, che ha successivamente preso il nome di méthode champenoise

La definizione metodo champenoise è utilizzabile solo per i vini spumanti con metodo della rifermentazione in bottiglia prodotti nella regione della Champagne; nel resto del mondo tale procedimento è denominato “metodo classico” o “metodo tradizionale” o “metodo della rifermentazione in bottiglia”.

Questo metodo consiste essenzialmente nell’eseguire una doppia fermentazione: la prima nel tino, chiamata fermentazione alcolica; la seconda del vino, ottenuto dalla prima fermentazione, avviene nella bottiglia stessa.

Il processo di vinificazione è comunque molto complesso e prevede diverse fasi. Primo aspetto fondamentale è che vengano lavorati solo grappoli interi: questo è il motivo per il quale la raccolta viene eseguita esclusivamente a mani, senza utilizzo di macchinari. A questo punto si può procedere gradualmente e cautamente alla spremitura, per poi iniziare il processo di fermentazione. 

Come detto il metodo champenoise prevede una doppia fermentazione

La prima fermentazione è la medesima prevista per i vini cosiddetti tranquilli o tradizionali. Una volta terminata, di solito nel periodo primaverile, si imbottiglia il vino di base al quale vengono aggiunti uno sciroppo di lieviti e zuccheri detto liquer de tirage al fine di far avviare la seconda fermentazione. Tale processo genera anidride carbonica che determina la formazione delle preziose bollicine, cioè della spuma. 

La seconda fermentazione provoca, però, la formazione di residui dei lieviti esausti che devono essere eliminati. Si procede quindi con il dégorgement: vengono sistemate le bottiglie sulle pupitres, strutture a “V” rovesciata costituite da due tavole di legno incernierate su un lato e dotate di fori in cui inserire i colli delle bottiglie e si procede, con diverse fase, a rimuovere la feccia.

Dopo il dégorgement si passa alla fase successiva, il dosage. In questa fase avviene il rabbocco con una miscela, chiamata liqueur d’expédition, contenente vini di annate precedenti e zucchero che andrà a determinare il cosiddetto dosaggio finale della bottiglia (secondo il regolamento europeo): pas dosé, extra brut, brut, extra dry, sec, demi sec, doux

La miscela, soprattutto in passato, prevedeva anche l’utilizzo di distillati come cognac o armagnac oppure di vino unicamente della stessa partita invece di vini di annate diverse.

L’esatta composizione della miscela e, quindi i segreti del dosaggio, che concorre a conferire il cosiddetto goût maison, e viente custodisce gelosamente da ogni produttore.

Lo scopo del dosaggio è duplice: da un lato serve ad ‘addolcire’ un vino che non ha residuo zuccherino e, di conseguenza, si presenta con un’acidità molto elevata, dall’altro lato è fondamentale per fornire allo champagne, soprattutto se non millesimato, quelle sfumature di aroma e di gusto caratteristiche del produttore, appunto il goût maison

Una volta eseguita questa fase non resta che tappare la bottiglia con il caratteristico tappo di sughero, la capsula metallica e la gabbietta in fil di ferro. Le bottiglie vengono lasciate ad affinare ancora e dopo alcuni mesi sono pronte per il consumo. L’allure dei vini elaborati secondo il metodo che è alla base del successo dello Champagne, nasce da un terroir straordinario, da una tradizione di cultura secolare e dall’arte dell’assemblage dei tre principali vitigni utilizzati: il Pinot Nero che dona struttura, lo Chardonnay che regala finezza ed eleganza e Pinot Meunier che dà un tocco fruttato, permette di ottenere vini di grande fascino ed equilibrio gustativo. L’assemblage più tradizionale dello Champagne delle grandi Maison spesso prevede percentuali simili di Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay, tuttavia non mancano assemblaggi diversi, soprattutto nel caso di piccoli produttori, che hanno le vigne in una sola zona.

Guida all’acquisto: Come scegliere lo Champagne migliore? 🍾

Gli champagne si possono differenziare per il colore, per il tipo di uve utilizzate, per il dosaggio, per il prezzo ed altre caratteristiche. Tutte opzioni e variabili che vi aiuteranno nell’acquisto della bottiglia di champagne migliore per le vostre esigenze.

Champagne: Colore

Per quanto riguarda il colore esistono due opzioni: bianco o rosé. Lo champagne rosé viene ottenuto miscelando vini bianchi e vini rossi o alternativamente attraverso una macerazione con bucce di uve a bacca nera.

Champagne: Uve

Come già spiegato in precedenza lo champagne ottenuto da sole uve a bacca bianca si chiama blanc de blancs mentre quello ottenuto da sole uve a bacca nera si chiama blanc de noirs. Per quanto riguarda i vitigni autorizzati esistono tre: chardonnay; pinot noir; pinot meunier. 

Champagne: Dosaggio

Tecnicamente è l’aggiunta allo champagne, prima dell’imbottigliamento, di una piccola dose di sciroppo composto da zucchero di canna e vini vecchi. I dosaggi come detto possono differenziare gli champagne in alcune tipologie ben definite: pas dosé, extra brut, brut, extra dry, sec, demi sec, doux. 

Champagne: Annata

Per quanto riguarda questo fattore possiamo dire che se il vino base è realizzato con vino prodotto con uve raccolte in annate diverse, lo champagne viene definito sans année; quando invece il vino base è prodotto con uve raccolte nella stessa annata, allora lo champagne è definito millésime. Un prodotto millesimato è, quindi, tendenzialmente più pregiato.

Champagne: L’etichetta

Dall’etichetta dello Champagne potrete capire molte cose e vi aiuterà a scegliere la bottiglia che fa più al caso vostro. Infatti in ogni etichetta di ogni bottiglia di champagne troverete la marca, il nome dell’imbottigliatore, il dosaggio, l’eventuale millesimo, il comune di origine delle uve utilizzate. Tuttavia il dato più importante, in grado di fornire importanti indicazioni sulla qualità della bottiglia, è fornito da due semplici lettere solitamente scritte in minuscolo, che indicano l’organizzazione professionale dell’imbottigliatore. A seguire le possibili combinazioni: 

  • NM: négociant-manipulant; è il caso di una casa produttrice di champagne che compra le uve e le assembla per elaborare e commercializzare il vino. Se si trova la sigla NM (négociant-manipulant) si può stare certi di avere tra le mani uno champagne molto pregiato;
  • RM: récoltant-manipulant; raggruppa l’insieme dei vignaioli che lavorano e commercializzano le proprie uve; si tratta in generale di prodotti molto buoni;
  • CM: coopérative de manipulation; si tratta di gruppi di produttori che assemblano le uve, le elaborano e le commercializzano; si tratta in genere di prodotti non eccelsi, ma accettabili;
  • RC: récoltant-coopérateur; i viticoltori conferiscono le loro uve a una cooperativa che ha l’incarico di eseguire la vinificazione ma la commercializzazione è poi svolta dai singoli produttori; 
  • MA: marque d’acheteur; è il caso di un commerciante che acquista le bottiglie pronte per il consumo e le commercializza con il proprio marchio;
  • ND “négociant-distributeur; simile a MA.

Bottiglia di champagne

Infine le bottiglie di champagne. La classica bottiglia da champagne si chiama sciampagnotta o bouteille, che è più spessa delle tradizionali bottiglie di vino ma ha stessa capacità, 750 CL. 

Oltre alla classica bottiglia però esistono una serie di bottiglie con capacità differenti. Si va dalla rare huitième da 9,4 cL o moyenne da 60 cL, passando dalla Magnum da 1,5 L alla Jeroboam da 3 L. Ancora, le Balthazar, Salmanazar e Mathusalem rispettivamente da 12, 9 e 6 Litri. Esistono infine bottiglie ancora più capienti fino alla Melchizedec  da ben 30 L, l’equivalente di 40 bottiglie. 

Champagne: Prezzo

Sul prezzo dello champagne è importante capire che esistono diverse soluzioni anche accessibili rispetto all’immaginario comune. Esistono comunque delle bottiglie decisamente costose e pregiate. Lo champagne più caro al mondo? 

Si tratta di vino pregiatissimo dato dalla miscela di Pinot Noir, Pinot Meunier e Grand Cru Chardonnay di elevatissimo profilo. La differenza l’ha fatta anche la bottiglia stessa: realizzata con un diamante da 19 carati incastonato in una etichetta d’oro. Prezzo: 1,5 milioni di euro!

Ma non dovete preoccuparvi, più avanti troverete i nostri consigli di bottiglie di champagne decisamente più abbordabili.

Abbinamento Champagne-Cibo e Mixology: alcuni consigli utili 🥂🍔

La champagne a tavola è sinonimo di classe e raffinatezza, pertanto diventa fondamentale abbinare nel modo giusto i piatti, che siano all’altezza ed in grado di esaltarsi vicendevolmente. Dall’aperitivo al dolce, sono possibili diversi abbinamenti. Il segreto è scegliere lo champagne giusto con il giusto piatto.

Aperitivi, stuzzichini e dolci 

La prima regola importante è abbinare i piatti in base alla tipologia di champagne: ad esempio si può optare per un Blanc de Blancs da abbinare a tartine di caviale, gamberetti e paté de fois gras oppure il brut rosé se si vuole abbinare al prosciutto. Se, invece, l’aperitivo è a base di frutti di mare o di sushi e sashimi diventa più adatto il Pinot Noir. Per il dolce è tendenzialmente da evitare l’extra-brut. Invece, per dolci a base di frutta è particolarmente indicato il Blanc de Blancs.

Primi e secondi piatti

Se invece volete abbinare lo champagne ad un primo piatto la scelta migliore sarà sicuramente il risotto. Il Pinot Noir si sposa benissimo con i funghi porcini, ma anche un risotto allo zafferano o ai gamberi può avere un abbinamento corretto con la bollicina. 

Un abbinamento perfetto con un primo è anche rappresentato dalle vongole. Scelta sicura!

Per quanto riguarda i secondi ci sentiamo di consigliarvi un abbinamento con il pesce, magari astice o crostacei in generale. Qui l’abbinamento perfetto è con lo Chardonnay

Se siete amanti dei formaggi vi consigliamo questi abbinamenti: Grana e Pinot Noir, oppure Brut e formaggio di capra o pecorino o il Parmigiano.

Cocktail

Lo champagne, grazie al perlage ed alle caratteristiche non molto corpose, rappresenta un componente ideale per diversi cocktail. 

Quello per eccellenza è il Cocktail Champagne che viene servito in flute e prevede quattro parti di champagne e una parte di brandy. Prima di versare gli ingredienti si deposita una zolletta di zucchero inumidita con gocce di angostura bitter. 

Altro famoso cocktail è il Mimosa, inventato al Ritz Hotel di Parigi nel 1928. Si tratta di un cocktail molto semplice: mix al 50 e 50 di champagne e succo di arancia. 

Infine vi presentiamo il Bellini, cocktail tutto italiano, nato nel 1948 a Venezia. La ricetta originale prevede l’utilizzo di Prosecco e polpa di pesca; la variante include lo Champagne in sostituzione del Prosecco. Si tratta di un cocktail molto estivo ed apprezzato dalle consumatrici femminili. 

I 10 Migliori Champagne + 5 Extra Nomi Super Top: i consigli di Foodtop 🍾🍾

Ora che sapete tutto su questo fantastico e nobile vino francese, è tempo di dare spazio alle recensioni dei migliori champagne per caratteristiche e per rapporto qualità/prezzo e media recensioni degli utenti che hanno avuto l’occasione di provarli. Ci sono tutte le migliori marche di champagne e le bottiglie più intriganti.

Unica precisazione: nel mondo dello champagne le marche sono le Maison!

E non dimenticate di dirci la vostra nei commenti: Qual è lo Champagne migliore per voi?

1 – Champagne Brut Impérial, Moët & Chandon

PRODUTTOREMoet & Chandon
ZONA DI PRODUZIONEEpernay
VITIGNOChardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIOBrut
Tabella Moet Chandon Impérial

La maison Möet & Chandon, è leader tra i produttori di champagne ed è famosa e riconosciuta in tutto il mondo per il suo stile e la sua eleganza. La storia di questa famosissima maison ha inizio nel 1743 a Epernay ma deve a Madame de Pompadour (amante di re Luigi XV) la sua iniziale popolarità, in quanto lo definì l’unico vino che rende le donne belle anche dopo averlo bevuto. 

Grazie a questo risalto nobile i figli di Claude Möet, il fondatore, decisero di dare un forte impulso espansionistico ai vigneti ed alla rete commerciale facendolo arrivare ad essere il più richiesto da tutte le corti europee. 

Questo prodotto, il Moët Impérial è lo champagne più emblematico della Maison. La sua nascita risale al 1869 ed è creato con oltre 100 vini diversi di cui il 20-30% di vini di riserva appositamente selezionati per esaltare la maturità, la complessità e la coerenza. 

Per quanto riguarda l’assemblaggio esso riflette le caratteristiche distintive e complementari delle tre varietà di uva: la corposità del Pinot nero (dal 30 al 40%); la morbidezza del pinot Meunier (dal 30 al 40%); la raffinatezza dello chardonnay (dal 20 al 30%). 

Conosciamo ora le note di degustazione.

Il colore è giallo paglierino luminosissimo con riflessi dorati e venature verdi e evidenzia un persistente perlage. Al palato è equilibrato e fresco; un gusto sicuramente seducente e frizzante. Al naso evidenti i profumi fruttati e floreali di glicine, mela verde e pera e pesca bianca, quindi agrumi e note floreali, infine eleganti note bionde, brioches, cereali e noci fresche.


2 – Champagne Special Cuvée, Bollinger

PRODUTTOREBollinger
ZONA DI PRODUZIONEAy
VITIGNOChardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIOBrut
Tabella Bollinger Special Cuvée

La Maison Bollinger è una delle più famose ed affascinanti della regione francese della Champagne. Nasce nel 1829 ad Ay e deve il suo nome a Joseph Bollinger, tedesco, che ha avuto il merito di far conoscere ed amare il suo prodotto soprattutto nel mercato inglese. Oggi è riconosciuta ovunque per la qualità dei suoi vini soprattutto dovuta ad una rigida etica produttiva. 

Il prodotto che vi presentiamo è lo Special Cuvée, uno dei più freschi della Maison. Si tratta di uno champagne ricco di stile e di grande qualità ed è il risultato del sapiente e delicato assemblaggio tra una piccola parte di vino d’annata e una maggioranza di vini di riserva. É composto per il 60% Pinot Noir, 15% Pinot Meunier, 25% Chardonnay.

Conosciamo ora le sue caratteristiche. Il colore è giallo paglierino brillante con un perlage molto fine mentre in bocca riesce a combinare in maniera equilibrata struttura, persistenza e vivacità. È connotato da una bellissima complessità aromatica, con sentori di frutta matura e spezie. Si percepiscono note di pesca e sfumature di mela cotta e composta. 

È ottimo insieme a pesce, crostacei e carni bianche. Ottimo con un aperitivo a base di parmigiano e prosciutto.


3 – Champagne Brut Réserve, Taittinger

PRODUTTORETaittinger
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNOChardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIO Brut
Tabella Taittinger Brut Réserve

Tra le più antiche Maison francesi, Taittinger porta il nome di una delle più grandi famiglie francesi che ha contribuito al successo mondiale dello Champagne. La sua storia inizia addirittura nel 1743 con il nome Forest-Forneaux ma è agli inizi degli anni 30’ che un giovane con la passione del vino, Pierre-Charles Taittinger, la rilevò ed iniziò la propria avventura sotto il marchio Taittinger nella cittadina di Reims. Oggi al suo nome si associa il successo dello Champagne nel mondo. 

Lo Champagne che vi presentiamo è il Taittinger Brut Réserve, uno dei prodotti cardine di tutta la produzione della Maison di Reims. Si tratta di un blend tra i vitigni storici di questa terra, Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunieur, provenienti da oltre 35 cru; lo Chardonnay subisce una maturazione in cantina di almeno 3 anni prima di essere assemblato con gli altri vini, per un risultato eccellente. L’azienda stessa definisce questo sans année un risultato eccezionale.

Elegante e preciso, ben definito in ogni sua componente organolettica. Presenta un colore giallo dorato brillante con un perlage fine e persistente. Al naso si avvertono aromi di brioche e fiori bianchi con note di pesca e limone. Al palato è fresco e vivace con corpo delicato e mineralità persistente. Da acquistare senza esitazione!

Perfetto per ogni momento a tavola, per aperitivi lussuosi o con secondi di pesce.


4 – Champagne Grand Cordon, G.H.Mumm

PRODUTTORE Mumm
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Chardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIO Brut
Tabella Grand Cordon Mumm

G.H.Mumm è una delle più celebri Maison di champagne ed è stata fondata nel 1827 a Reims da tre fratelli tedeschi Jacobus, Gottlieb e Philip Mumm. 

Oggi gli ettari di proprietà della Maison sono 218, dei quali 160 a denominazione Grand Cru, i migliori terroirs della regione della Champagne. La Maison è caratterizzata dal celebre Cordon Rouge, quella pennellata rossa che attraversa l’etichetta della bottiglia, simbolo della Legion d’Onore.

Il Grand Cordon Sans Année è uno dei simboli della Maison ed uno dei più commercializzati al mondo. Viene assemblato con vini provenienti da 77 Cru con vitigni Pinot Nero (45%), Chardonnay (30%) e Pinot Meunier (25%) con un invecchiamento di 20 mesi nelle cantine della Maison. Grand Cordon Brut è uno champagne che dimostra classe fin dalla bottiglia che fonde il classico nastro rosso identificativo della Maison con il vetro nell’interpretazione di Ross Lovegrove. 

Dal colore giallo dorato brillante con un perlage fine e persistente, al naso note di pesca bianca, albicocca, scorze di agrumi e miele. Assaggio asciutto, fresco e con una bella acidità. 

Si abbina ad antipasti di mare come di terra; da provare anche con le carni bianche. Ottimo anche come regalo!


5 – Champagne Brut Royal, Pommery

PRODUTTORE Pommery
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNOChardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNE Sans Année
DOSAGGIO Brut
Tabella Brut Royal Pommery

Pommery è una storica Maison simbolo di audacia al femminile. Il suo nome è legata alla figura di Madame Louise Pommery che, alla morte del marito, decise di portare avanti l’azienda vinicola. Ebbe subito una intuizione brillante ossia quella di produrre e commercializzare il primo Brut millesimato della storia: una cuvée dal dosaggio zuccherino più basso, innovando il gusto per sempre. Questo per andare incontro ai gusti ed alle preferenze dei più grandi consumatori dell’epoca: americani, inglesi e russi, che non amavano molto il gusto dolce (più da dessert) dei vini fino ad allora prodotti. Se oggi possiamo godere della bontà unica dello Champagne Brut, lo dobbiamo al coraggio imprenditoriale di Madame Pommery, in un momento in cui il commercio del vino era appannaggio esclusivamente maschile. Da allora il successo è stata una costante, tanto che ad oggi il gruppo Vranken-Pommery-Monopole è il secondo produttore al mondo di champagne. 

Questo champagne che vi presentiamo, Brut Royal, presenta un colore giallo paglierino brillante, con fine perlage con note fruttate e floreali di sambuco e mela, a seguire crosta di pane, mandorla dolce, pietra focaia e scorze di agrumi. Palato fresco ma in buon equilibrio con sapidità e acidità. Perfetto aperitivo con canapè e tartine; a tutto pasto con piatti a base di pesce crudo e cotto e con fritture vegetali. 


6 – Champagne Brut, Veuve Clicquot

PRODUTTORE Veuve Clicquot
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Chardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIO Brut
Tabella Yellow Label Veuve Clicquot

Veuve Clicquot, con la sua tipica etichetta arancione, è uno dei più famosi champagne al mondo. Le sua origini risalgono al 1772 quando Philippe Clicquot apre la prima attività. L’evoluzione della maison, però, si deve alla moglie del figlio del fondatore, Madame Barbe Nicole Ponsardin, che a soli 27 anni rimase vedova (Veuve Clicquot, appunto) e dovette prendere in mano le redini dell’azienda riuscendo a favorire una forte espansione commerciale in Europa ed in Russia e donare popolarità e lustro al suo champagne. Attualmente la Maison è di proprietà del colosso francese LVMH. 

Lo champagne che vi presentiamo è la Yellow Label, o Carte Jaune in Francia, è l’etichetta più rappresentativa di questa storica maison. Questa etichetta venne prodotta per la prima volta nel 1877 e, da quel momento, il colore giallo, classificato come pantone 137 C, divenne un marchio distintivo e simbolo della maison.

Il Brut “Yellow Label” di Veuve Clicquot nasce da una cuvée composta per lo più da Pinot Noir (50-55%), che fornisce la struttura tipica del Veuve Clicquot mentre lo Chardonnay (28-33%) aggiunge l’eleganza e la finezza essenziali in un vino perfettamente equilibrato, e un tocco di Meunier (15-20%) ) completa la miscela. Caratterizzato dall’alta percentuale di vini di riserva, dalle vinificazioni in acciaio con svolgimento della fermentazione malolattica e all’affinamento di almeno 30 mesi sui lieviti in bottiglia. 

Giallo paglierino dai riflessi dorati e con fine perlage;  Al naso esprime note di agrumi e frutta gialla a note di vaniglia e nocciole (più rotonde e avvolgenti), con sfumature minerali e delicatamente tostate. Al palato risulta vivace, fresco e asciutto.

Perfetto come aperitivo, ben si sposa con primi piatti, pasta e risotti, a base di frutti di mare e crostacei.


7 – Champagne Extra Brut Première Cuvée, Bruno Paillard

PRODUTTORE Bruno Paillard
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Chardonnay, Pinot Meunier, Pinot Nero
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans Année
DOSAGGIO Brut
Tabella Première Cuvée Bruno Paillard

Maison più giovane rispetto alle altre presentate in precedenza, in quanto fondata nel 1981 da Bruno Paillard, ma al quale non manca sicuramente l’esperienza. É infatti discendente da una famiglia di mediatori e vigneron, in Champagne da più di tre secoli.

Oggi la Maison Bruno Paillard si sviluppa su 32 ettari di viti, di cui 12 ricompresi all’interno di zone classificate come Grand Crus. 

Alcune caratteristiche di questa maison sono la lunga permanenza sui lieviti, superiore rispetto alla media da 2 a 5 volte. inoltre tutti i vini prodotti sono Extra Brut, come appunto questo Première Cuvée.

Si tratta di un prodotto con uvaggio tipico della Champagne (Pinot Nero 45%, Chardonnay 33% e Pinot Meunier 22%) selezionate da 35 diverse parcelle di territorio ed affinato per 36 mesi sui propri lieviti e ulteriori cinque mesi di riposo in bottiglia. 

Il Première Cuvée di Bruno Paillard è caratterizzato da un colore giallo paglierino luminoso che presenta, al naso, profumi di frutta tropicale, melone e note di fiori bianchi, crema pasticcera, vaniglia e zeste di limone.

Ottimo con piatti di mare e aperitivi a base di sushi e sashimi. 


8 – Champagne Brut Rosé, Ruinart

PRODUTTORE Ruinart
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Chardonnay, Pinot Nero
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNERosé
DOSAGGIO Brut
Tabella Rosé Brut Ruinart

Ruinart è uno dei nomi più importanti nel mondo dello champagne nonché la più antica della zona Champagne. Le sue origini sono in qualche modo legate alla storia di Dom Pérignon, che abbiamo incontrato in precedenza. Infatti la Maison è stata fondata nel 1729 da Nicolas Ruinart, nipote del monaco benedettino Dom Thierry Ruinart che collaborò con l’abate Dom Pérignon da cui apprese i segreti e le tecniche del metodo champenoise

Negli anni la maison ha sempre mantenuto elevatissimi standard di eccellenza, legando tra l’altro la sua fortuna anche al mondo delle arti, stringendo collaborazioni con artisti e diventando partner di moltissimi eventi internazionali. Il vitigno Chardonnay è l’anima della Maison Ruinart. Le sue uve, provenienti soprattutto dalla Côte des Blancs e dalla Montagne de Reims, sono il fulcro di tutte le sue Cuvée.

Lo Champagne Rosé di Ruinart che vi presentiamo è un prodotto di grande classe e prestigio che celebra l’eleganza e lo stile della Maison. Definito dalla stessa maison come l’espressione golosa del gusto Ruinart, il sapiente bilanciamento delle cuveé della cantina hanno dato vita ad un prodotto di estrema eleganza e convivialità.

Il Rosé Brut di Ruinart viene realizzato con un assemblaggio per il 55% costituito da Pinot Nero e per il restante 45% da Chardonnay, da vitigni per la maggior parte classificati come Premier Cru. Dopo la vendemmia, la fermentazione avviene in contenitori di acciaio ed è seguita dalla fermentazione malolattica.

Presenta un delicato color rosa antico che vira al salmone ed un perlage fine e persistente. Al naso i sentori spaziano dai piccoli frutti rossi ai frutti esotici. Al palato è setoso e croccante, segnato da vivace acidità e delicata sapidità. 

Si può sicuramente definire come una delle migliori interpretazioni di Champagne Rosé, un must nella sua categoria. 

Adatto a tutte le occasioni, da un aperitivo a base di salumi come prosciutto crudo a preparazioni di pesce a base di salmone e crudi di pesce ma anche a tartare di carne.


9 – Champagne Blanc de Blancs, Ruinart

PRODUTTORERuinart
ZONA DI PRODUZIONECote De Blancs-montagne De Reims – sezannais / champagne
VITIGNO Chardonnay
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEBlanc de Blancs
DOSAGGIO Brut
Tabella Blanc de Blancs Ruinart

Rimaniamo in casa Ruinart per conoscere una categoria di champagne non ancora incontrata finora, Blanc de Blancs.

Da sempre Ruinart è sinonimo di stile ed eleganza, promotore di raffinati Champagne e conosciuto in tutto il mondo per l’esaltazione dello Chardonnay che riesce a regalare, dando voce alle note tipiche di delicatezza e raffinatezza che tale vitigno è in grado di trasmettere al vino. 

Il Ruinart Blanc de Blancs è considerato e riconosciuto come uno tra i più eleganti champagne del mondo, massima espressione dei terroir della Côte des Blancs e della Montagne de Reims e, grazie al misurato uso del vin de réserve, tutto il carattere floreale e la freschezza fruttata viene preservato ed esaltato.

Presenta un Colore giallo dorato con un perlage infinito. Il bouquet presenta delicati aromi di frutta secca e fiori di biancospino, per poi cedere agrumi, pan brioche e sbuffi minerali. Cremoso ed avvolgente al gusto, ben equilibrato tra freschezza e mineralità. Ottimo con i frutti di mare, crostacei e pesce bianco, con paste ripiene o delicati arrosti di vitella ma anche con formaggi molli.


10 – Champagne Grande Cuvée Brut, Georges Lacombe

PRODUTTOREGeorges Lacombe
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay 
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans année
DOSAGGIO Brut
Tabella Grand Cuvée Lacombe

Altra cantina giovane ma che ha già dimostrato di poter dire la sua nell’universo delle nobili bollicine francesi. Fondata da Georges Lacombe nel 2004 grazie al fondamentale aiuto ed apporto dell’enologo Francis Tribaut, dopo che il fondatore già nel 1989 si affacciò al mondo della vinificazione. 

Oggi la maison può contare su 80 ettari di uva, tra cui Grand Cru e Premier Cru. Il 50% del vigneto è piantato a pinot noir sul territorio della Montagne de Reims e nella Côte des Bars. Il 30% di Chardonnay proviene dalla Côte des Blancs e dalla regione di Epernay. Infine, il vitigno pinot meunier rappresenta il restante 20% della produzione.

Lo Champagne Grande Cuvée Georges Lacombe Brut è il frutto di un uvaggio composto dal 35% di Pinot Noir della Montagne de Reims, 30 % di Pinot Meunier della Vallèe de la Marne, 35% di Chardonnay della Côte des Blancs.

La cuvée di Georges Lacombe si presenta di un bel colore giallo dorato, intenso e vivace. Aroma fruttato di albicocca con sentori di brioche e burro. Bouquet equilibrato, classico e generoso.

Ottimo come aperitivo, antipasti di mare e crostacei ma adatto ad accompagnare un buon piatto di affettati misti quali prosciutto crudo di Parma DOP, Mortadella IGP, ma anche scaglie di Parmigiano Reggiano 30 mesi.

Per meno di 20 euro è impossibile chiedere di più!


I 5 NOMI EXTRA DI CHAMPAGNE SUPER TOP

Se i 10 champagne consigliati non vi hanno convinto abbiamo preparato per voi, più esigenti e più curiosi, 5 nomi extra di champagne che vi faranno fare un figurone al momento dei festeggiamenti o se si tratta di un regalo. Ecco i 5 Champagne Super Top consigliati da Foodtop. 

1- Champagne 166Th Cuvée Brut, Krug

PRODUTTOREKrug
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNO Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Meunier
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNESans année
DOSAGGIO Brut
Tabella Grande Cuvée 166 Edition Krug

La storia di questa maison inizia nel 1843 grazie allo spirito di iniziativa e determinatezza di Joseph Krug tedesco trasferitosi in Francia nel 1834. La sua idea e visione è da subito stata quella di produrre Champagne unici e inimitabili sia per qualità che per personalità per offrire a chi lo assaggiasse il massimo del piacere. Qualità dello champagne che sia rispettata ad ogni produzione, indipendentemente dalle condizioni climatiche. 

Lo stile Krug viene subito espresso grazie ad attente maturazioni in grandi botti di rovere, e per merito di prolungati contatti con i lieviti. Oggi la Maison fa parte del gruppo francese del lusso LVMH ma la qualità è rimasta invariata nel tempo. Ogni anno, sin dalla fondazione della Maison Krug, viene creata una nuova edizione di Krug Grande Cuvée per offrire la maggiore espressione di eccellenza dello Champagne.

Krug Grande Cuvée 166ème Édition è stata creata a partire dalla vendemmia del 2010.

Si tratta di uno champagne mozzafiato che combina ottimamente la finezza, freschezza, corpo e potenza. Oltre 140 vini base, provenienti da 13 annate diverse, vengono uniti per creare una cuvée di eccezionale finezza, che riposa sui lieviti per ben sei anni. In totale, sono necessari oltre venti anni per produrre lo Champagne Brut “Grande Cuvée” Krug. La sua composizione finale in termini di uvaggio è 45% Pinot Noir, 39% Chardonnay e 16% Meunier.

Il colore è oro brillante con perlage fine e persistente. Stravaganti i sentori olfattivi, profumi che spaziano dal pane tostato, nocciole, torrone e frutta in gelatina al miele e spezie e marzapane. Al sorso è ricco ed eccezionalmente elegante, fresco, piccante e agrumato.

È da abbinare a preparazioni ricercate, raffinate e sfiziose. Può essere gustato come aperitivo con prosciutto crudo o servito per accompagnare ostriche e gamberi o in generali piatti di pesce.


2 – Champagne Vintage 2010, Dom Pérignon

PRODUTTORE Dom Pérignon
ZONA DI PRODUZIONEChampagne
VITIGNO Chardonnay, Pinot Nero
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEMillesimato
DOSAGGIO Brut
Tabella Vintage 2010 Dom Pérignon

Sinonimo di prestigio e lusso, Dom Pérignon prende il nome dall’abate che, secondo la leggenda, inventò la rifermentazione in bottiglia nel XVII secolo, all’interno dell’abbazia di Saint-Pierre d’Hautvillers, nei pressi di Épernay. 

Dom Pérignon crea solo Champagne Millesimati, elaborati dalle migliori uve selezionate in una singola annata. Questo prodotto è però unico. La 2010 è stata infatti un’annata molto particolare e diversa rispetto agli anni precedenti: temperature basse e rigide in inverno, una primavera secca ed in ritardo e infine una estate calda e secca ma non eccessivamente. All’improvviso tutto è cambiato vicino al periodo della vendemmia: due giorni di diluvio hanno avvolto le uve, in particolar modo del Pinot Nero, di botrite, conosciuta anche come muffa nobile. Dom Pérignon ha dichiarato un Vintage letteralmente “salvato dalle acque”. Grazie a questo evento, l’uva ha raggiunto un equilibrio intenso tra dolcezza ed acidità, semplicemente irriproducibile.

Venendo alle note di degustazione, evidenziamo un colore giallo paglierino brillante con sottilissimo perlage. Al naso subito protagonista la dolcezza della frutta tropicale con ananas, mango e melone. Poi emergono note più temperate di scorza di arancia e mandarino. Non mancano i fiori, tra gelsomino, peonia e lillà. Assaggio pieno ricco ed intenso, un’interessante maturazione e una sensazione tattile seguono l’esperienza aromatica.

Cosa si può abbinare ad un prodotto come questo? Praticamente tutto!

Restando in casa Dom Pérignon non possiamo tralasciare una chicca per chi voglia stupire tutti con un prodotto sensazionale. 

PRODUTTORE Dom Pérignon
ZONA DI PRODUZIONEChampagne
VITIGNOChardonnay, Pinot Nero
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEMillesimato
DOSAGGIO Brut
Tabella Vintage Luminous Dom Pérignon

Parliamo dello Champagne Dom Pèrignon Vintage “Luminous” . Un prodotto meravigliosamente minerale ed equilibrato perfettamente. Uno champagne eccellente e raffinato impreziosito ancor di più dalla bottiglia Luminous, con etichetta che si accende al buio con un piccolo interruttore sul fondo. 

Il colore è giallo paglierino brillante e presenta un bouquet esaltante con frutta tropicale e scorze di agrumi. 


3 – Champagne Brut Millesimato 2012 Cristal, Louis Roederer

PRODUTTORE Louis Roederer
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNOChardonnay, Pinot Nero
GRADAZIONE 12,5%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEMillesimato
DOSAGGIO Brut
Tabella Cristal 2012 Louis Roederer

Louis Roederer è una delle poche cantine della Champagne ad essere ancora a conduzione familiare o comunque ad essere ancora di proprietà della famiglia fondatrice. Nasce nel 1776 a Reims acquisendo, poi, l’attuale denominazione nel 1883. La cantina Louis Roederer può contare su ben 240 ettari vitati, suddivisi tra i tre migliori cru della Champagne, situati nei villaggi di Montagne de Reims, Côtes des Blancs e Vallée de la Marne, da cui provengono le uve ideali per i suoi eleganti vini. La cantina Louis Roederer è poi anche famosa per aver inventato il Cristal, che tra poco conosceremo. Questa mitica bottiglia è nata per soddisfare le richieste di champagne in bottiglie di puro cristallo (e non verde scuro come le altre) da parte degli zar russi Nicola I e Alessandro II. Il blend diventò in pochissimo tempo il simbolo della cantina grazie alla sua straordinaria finezza ed eleganza, contribuendo in questa maniera a creare quello che è il mito odierno di Louis Roederer nel mondo. Malgrado il successo mondiale del Cristal, la Maison Roederer ha sempre rinunciato a lanciarsi nella corsa alle quantità prodotte, preferendo restare padrone di un approvvigionamento che si appoggia quasi esclusivamente su un vigneto in proprietà.

Il Cristal che vi presentiamo è la quintessenza dello stile Roederer in uno Champagne eccezionale. Cuvée d’eccezione, una delle più rinomate al mondo, elaborata soltanto quando l’espressione di un raccolto merita di essere prodotto e lavorato.

“Vino di piacere puro, da grande gastronomia, Cristal è insieme delicato e potente, sottile e preciso”. È così che Jean-Baptiste Lécaillon, il rispettatissimo e talentuoso Chef de Caves della Maison, descrive la sontuosa cuvée. 

Questo champagne è frutto di una annata molto complessa ed inedita. Il primo aspetto perché, nonostante i bassi rendimenti del 2012, le condizioni climatiche della tarda stagione permettono di raggiungere un raro livello di maturità dei vini. inedita perchè il 2012 è stata la prima annata elaborata dalla maison con una viticoltura di precisione, dopo diverse sperimentazioni. Frutto di un assemblaggio di Chardonnay (40% circa) e di Pinot Nero (60% circa), questa cuvée è prima di tutto un grande vino che riflette l’espressione dei terroir gessosi che l’hanno visto nascere. Côte des Blancs, Grand Cru della Montagne de Reims e della Vallée de la Marne, la cuvée Cristal riunisce i più bei terroir della Champagne.

Cristal 2012 presenta un colore giallo oro brillante dai riflessi verdi. Ricco e complesso, il bouquet presenta note fruttate e sapide e poi note calde e di vaniglia. Al palato mostra una consistenza setosa e gustosa. I vini della maison guadagnano molta complessità con l’invecchiamento, pertanto non esitate a conservare qualche bottiglia in cantina.


4 – Champagne Brut AOC Rare Millésime 2006, Piper-Heidsieck

PRODUTTORE Piper Heidsieck
ZONA DI PRODUZIONEReims
VITIGNOChardonnay, Pinot Nero
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEMillesimato
DOSAGGIO Brut
Tabella Brut Rare Piper-Heidsieck

La storia della maison Piper-Heidsieck inizia nel 1785 dall’intuizione del tedesco Florens-Louis Heidsieck ed è una delle più antiche case produttrici di Champagne al mondo. Il suo obiettivo fu subito molto alto e ambizioso: creare una cuvée in grado di stupire e conquistare la Regina di Francia Maria Antonietta. La sua ambizione incontrò in effetti il gusto della Regina che ne divenne la prima sostenitrice ed ambasciatrice. Questo ovviamente ne determinò un enorme successo. 

Negli anni successivi la Maison ha consolidato sempre più il proprio successo ed i suoi prodotti divennero ben presto un must anche per molti attori di Hollywood, prima fra tutti Marilyn Monroe o Humphrey Bogart, Fred Astaire e Ava Gardner. Dal 1993 è anche presente al Festival di Cannes, esaltando ancor di più il suo legame con il mondo dello spettacolo e facendo felici i vari ospiti e celebrità. 

Lo Champagne Brut Rare Millésime 2002 a firma Piper-Heidsieck che vi presentiamo è un prodotto più unico che raro che rimarrà per sempre nel firmamento delle bollicine. 

Si tratta di uno champagne esclusivo che viene prodotto solo nelle annate migliori e, purtroppo, in piccolissime quantità; è, infatti, un vero e proprio capolavoro, da non lasciarsi sfuggire. Il Rare Millésime è lo champagne iconico della Maison ed è stato incoronato come lo “Champagne del decennio” 2000-2009, davanti a nomi del calibro di Krug, Dom Pérignon e Cristal di Louis Roederer, sempre entro il medesimo decennio di annate.

70% Chardonnay della Montagna de Reims e 30% Pinot Noir, questa Cuvée è un assemblaggio di 17 cru che hanno maturato per 7 anni nelle caves della maison: non solo uno Champagne ma anche un grande vino che si può bere anche da solo.

Il colore è giallo citrino brillante, ravvivato da un perlage luminoso e persistente. Aroma ampio e sbalorditivo, dove gli iniziali sentori floreali di caprifoglio, iris e gelsomino, lasciano il posto a note di frutta esotica e spezie dolci con pepe bianco, zenzero, tè e cumino. Sapore croccante, persistente e speziato. E’ eccentrico ed estroverso nella sua veste ricca di spuma effervescente. Ideale in compagnia di portate raffinate come caviale, ostriche e foie gras.

Un’etichetta da 1000 e una notte!


5 – Champagne Grand Cru Blanc de Blancs Initial Brut, Jacques Selosse

PRODUTTORE Jacques Selosse
ZONA DI PRODUZIONEAvize
VITIGNOChardonnay
GRADAZIONE 12%
TIPOLOGIA CHAMPAGNEBlanc de Blancs
DOSAGGIO Brut
Tabella Initial Selosse

La storia della Maison Jacques Selosse nasce nel 1949 ad Avize, uno dei sei comuni Grand Cru della Côte des Blancs, luogo in cui lo Chardonnay riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità.

Il successo della Maison si deve ad Anselme Selosse, vero punto di riferimento per la vitivinicoltura contemporanea della regione francese della Champagne, che ha preso in mano l’azienda di famiglia nel 1974 e che ha dato una impronta ben specifica alla sua viticoltura basata sulla biodinamica, su lunghi affinamenti in barrique, su fermentazioni spontanee con lieviti autoctoni e sull’aggiunta di dosi minime di solforosa e di liqueur d’expédition. Una scelta nuova, naturale ed originale. La produzione annua si aggira attorno alle 57mila bottiglie: tutti indistintamente Champagne di raro fascino.

L’Initial Brut è l’etichetta base elaborata da Anselme Selosse: 100% da uve Chardonnay, è un Blanc de Blancs raro e prezioso, dotato di un fascino emozionante e di infinite sfumature, frutto di un assemblaggio di tre diverse annate precedentemente invecchiate secondo il Metodo Solera, procedimento tipico dei rum. Fermentazione separata delle uve delle diverse parcelle, in barrique di rovere e con i soli lieviti indigeni. Sosta sui lieviti per circa 3 anni, dosaggio minimo. 

Presenta un color giallo dorato intenso e brillante con fine perlage. Al naso vengono svelate note fruttate di pesca gialla, banana e mela verde con decisa sfumatura di lievito e di pan brioche, il tutto impreziosito da accenni minerali ben definiti. Assaggio avvolgente ed intenso, presenta una grandiosa struttura ed una forte personalità. 

Ottimo come aperitivo, si esalta a meraviglia con antipasti leggeri, crostacei, secondi di pesce magro e anche con carni bianche ma anche primi pesce. 

ARTICOLO TERMINATO!

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