


Continua la rinascita di via Veneto e dintorni. Apre Da’Mare, oyster e american bar, e ristorante che propone una «cucina mediterranea autentica». Dietro il progetto Davide Cianetti, chef noto a Roma per il (sempre) suo Numa al Circo, che con Da’Mare punta su una proposta più classica.
Il ritorno alla ristorazione classica
Siamo a cinque minuti a piedi dal W Rome, hotel a cinque stelle che ha riunito un vero dream team – Ciccio Sultano, Fabrizio Fiorani, Emanuele Broccatelli, Pier Daniele Seu – e che ha in un certo senso dato il via a un’ondata di inaugurazioni di grandi hotel a Roma che trova in via Veneto uno degli snodi principali (lo stesso Briatore ha scommesso su via Veneto con il suo Crazy Pizza). Siamo in via Sicilia 47, qui ha aperto Da’Mare con lo chef Davide Cianetti conosciuto in città per il suo Numa al Circo in viale Aventino: «Numa rimane il mio primogenito ma sentivo l’esigenza di tornare un po’ alle origini», Cianetti, dopo una formazione al Convivio Troiani, ha lavorato al ristorante Iolanda, alla storica insegna romana Pierluigi e al Bolognese in piazza del Popolo. «Numa è un locale urban con una cucina trasversale per tutti i giorni, qui a Da’Mare voglio avvicinarmi al fine dining con un tipo di ristorazione più elegante, più classica». E a una clientela altospendente: «Vorrei attrarre una clientela internazionale, un po’ come ho fatto da Numa, ma che voglia concedersi un’esperienza. Ormai la mia missione è creare concept che elevino Roma a città internazionale, la scelta di aprire in via Veneto è chiaramente coerente a questa missione», spiega lo chef.
Cosa si mangia e quanto si spende da Da’Mare
Cucina a vista, ambiente elegante e al tempo stesso caldo a cura dell’architetto Roberto Antobenedetto, legno, marmo, punti luce in rattan e un quadro dalle tonalità blu e oro dell’artista siciliano Sergio Fiorentino. Nel nuovo Da’Mare, 45 coperti all’interno e altrettanti nel dehors, Cianetti propone una «cucina di mare autentica, diretta, vera, con piatti senza troppi fronzoli, né accostamenti estremi e con una materia prima eccelsa, conto di comprare il pesce alle aste di Fiumicino e Anzio». Si comincia con carpacci e tartare, sautè e fritture, e le catalane in tre versioni: di astice, aragosta o cicala del Mediterraneo. E si continua con i tonnarelli (e condimento a scelta), gli spaghetti alle vongole, le linguine ai ricci di mare, il risotto alla crema di crostacei o l’amatriciana, o meglio la “cacio e pepe che incontra l’amatriciana”. Si va dai 20 ai 30 € per i primi e i secondi vanno a peso con pesce locale proposto al sale, alla griglia, al guazzetto, alla mugnaia.
Non solo pescato locale, Da’Mare è anche oyster bar. E oltre alla sala principale, regno del talentuoso Andrea Cicconi, c’è l’American Bar, dove fermarsi per un drink dopo o prima di cena, magari stuzzicando le tapas di mare.
Da’Mare – Roma – via Sicilia, 47 – www.damareroma.it
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