Se sei alla ricerca di un ottimo vino bianco piemontese, sei arrivato nel posto giusto! In questo post scopriremo tutto sulla produzione vitivinicola del Piemonte e conosceremo i migliori vini bianchi piemontesi! Il team di Foodtop in questo post vi porta a conoscere il mondo del vino bianco piemontese, una delle eccellenze italiane!
Che tu sia un turista in giro per le Langhe, per le vie di Torino o delle bellissime altre province o se tu voglia scoprire i segreti enogastronomici della Regione, scegliere un bel vino locale sarà sicuramente una scelta azzeccata. Tra i tanti e rinomati vini rossi piemontesi trovano spazio e risalto anche delle etichette di ottimo vino bianco piemontese! Ma scegliere il miglior vino bianco piemontese è un’impresa difficile. Il Piemonte è una delle regioni italiane più vaste (la seconda) ed è ricco di montagne, pianure, colline e corsi d’acqua. E tanta storia. A partire da Torino, città capoluogo nonché ex capitale italiana. Poi meta turistica sciistica con le sue Alpi e destinazioni come Sestriere o Bardonecchia. Ma è anche una meta del turismo enogastronomico nelle Langhe a farla da padrona. Bene, il vino è un vero e proprio patrimonio regionale.
Il Vino in Piemonte 🍷
Il Piemonte è una delle regioni italiane che meglio rappresenta l’eccellenza vitivinicola italiana con le sue produzioni piene di fascino, storia e cultura. Il Piemonte è da sempre terra di grandi vini. Se diciamo Barolo, diciamo un simbolo di eccellenza italiana nel mondo. Ma il Piemonte non è solo Barolo e Barbaresco. Esistono una molteplicità di vitigni autoctoni e non solo rossi! Esistono infatti una serie di ottimi vini bianchi e spumanti in Piemonte.
Storicamente il Piemonte è sempre stato una terra con una cultura enologica importante: già in epoche preromane e romane il vino è stato un elemento distintivo della produzione regionale. Dall’800 si sviluppa un gran fermento attorno al mondo del vino confermato dal nascere della stazione enologica di Asti e della scuola di viticoltura ed enologia di Alba, che hanno fornito spunti e studi sulla vigna e sul vino.
Ma il Piemonte è stata una regione qualificabile come motore dello sviluppo della moderna enologia italiana che ha portato l’Italia ai vertici della produzione di vini di qualità. A guidare il rinascimento dell’enologia piemontese è stato il Barolo grazie ai Marchesi di Barolo e Camillo Benso di Cavour che grazie all’aiuto dell’enologo francese Louis Oudart hanno studiato, compreso e migliorato le qualità del Nebbiolo facendolo diventare un ottimo vino secco, il Barolo appunto. Camillo Benso contribuì al raggiungimento della fama nazionale ed internazionale di questo fantastico vino.
Sempre in Piemonte abbiamo avuto i primi esempi di zonazione delle aree vitivinicole, apportando i concetti di terroir e cru anche ai vini italiani.
Attualmente il Piemonte presenta una superficie vitata di 48.000 ha con una produzione vinicola che si attesta sui 2.600.000 hl di cui il 60% di vini rossi e rosati ed il 40% di vini bianchi. Dal punto di vista delle denominazioni di origine controllata, il Piemonte si difende davvero bene con ben 18 DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) e 41 DOC (denominazione di origine controllata). Davvero un grande risultato per questa regione ed il suo territorio.
Una particolarità dei vini piemontesi è quella di essere, per la maggior parte, monovarietali, ossia derivanti da un’unica varietà di uva. Infine a rendere speciali i vini di questa terra è proprio la varietà del suo territorio: montagne, colline e pianure si susseguono con i loro diversi terreni che donano caratteristiche uniche ai vini. Piemonte significa “ai piedi delle montagne”, aspetto determinante sulle produzioni; il clima è freddo con inverni rigidi ed estati calde ma non eccessivamente e i lunghi autunni. In più c’è il Po che rende super fertile il terreno. Tutto questo determina la superiorità di questi vini. Ma quali sono le aree vinicole più importanti del Piemonte?
Per rispondere alla precedente domanda possiamo individuare le seguenti:
- Langhe: tra le aree più famose al mondo per i vini. Abbiamo i famosi Barolo e Barbaresco, derivanti da uve Nebbiolo ed ottimi vini bianchi come il Roero Arneis. Ci sono poi gli ottimi vini spumanti bianchi della zona di Asti ed Alessandria dell’Alta Langa DOCG;
- Monferrato: altra famosissima zona tra Asti e Alessandria con i suoi Barbera, Freisa e Grignolino ed i bianchi Gavi da uva Cortese;
- Piemonte Settentrionale: con i suoi Gattinara e Ghemme DOCG;
- Canavese: situato tra le province di Biella, Torino e Vercelli, famoso per il suo vitigno a bacca bianca Erbaluce;
- Astigiano: i famosi Asti DOCG, gli spumanti a base di uve Moscato bianco.
Come avete letto abbiamo già anticipato un po’ di nomi e denominazioni di vini bianchi e rossi piemontesi. Andiamo allora a scoprire quali sono i vini bianchi piemontesi più importanti nel prossimo paragrafo.
Vini Bianchi Piemontesi: scopriamo quali sono i vitigni ed i vini della regione Piemonte a bacca bianca
Come detto il Piemonte è una terra di grandi vini con una prevalenza di vitigni a bacca nera come il Nebbiolo da cui nascono vini famosissimi ed apprezzatissimi come il Barolo ed il Barbaresco o ancora la Barbera, il Dolcetto, la Freisa o il Grignolino ed altri ancora. Ma la ricchezza del patrimonio enologico piemontese è espressa anche dai suoi vitigni a bacca bianca che impareremo a conoscere ora. Troveremo gli autoctoni Cortese ed Erbaluce, il Moscato Bianco con i suoi vini spumantizzati come l’Asti Docg ed il Moscato di Loazzolo.
Scopriamo insieme le caratteristiche principali dei migliori vini bianchi piemontesi.
🍷 Cortese di Gavi: Da sola uva Cortese, il secondo vitigno a bacca bianca più diffuso del Piemonte ed il più conosciuto, si ricava questo vino di colore giallo paglierino più o meno carico; profumo delicato, personale; sapore secco, leggero ma persistente, di carattere. Grado alcolico minimo 10,5°. Servito fresco, accompagna antipasti, minestre, risotti, cucina di pesce.
🍷 Erbaluce di Caluso: Dal vitigno omonimo, coltivato nel Canavese in Provincia di Torino, si ottiene questo vino di colore giallo paglierino, lucido; dal profumo vinoso, trattenuto, elegante; il sapore è asciutto, franco, armonico, vanta una buona acidità; grado alcolico minimo 11°. Servito fresco, accompagna antipasti, primi piatti, risotti, polenta, cucina di pesce.
🍷 Roero Arneis: Dal vitigno Arneis, soprattutto localizzato nelle colline a nord di Alba e comunque nella provincia di Cuneo, nasce questo vino bianco secco dal colore giallo paglierino; intenso e complesso al naso con un bouquet ricco di profumi; piacevole al palato, grande freschezza, sapido; dalla gradazione alcolica importante. Da abbinare a piatti di pesce e formaggi freschi. Viene utilizzato anche nella spumantizzazione.
🍷 Timorasso: Dall’omonimo vitigno autoctono nasce questo vino bianco piemontese di grande pregio e fascino coltivato sui Colli Tortonesi dal colore giallo paglierino più o meno intenso; particolarmente aromatico che si sviluppa ancor di più nel tempo, si tratta di un vino molto longevo, infatti; vino corposo, buona acidità e grande sapidità. Adatto ad accompagnare primi piatti e formaggi stagionati. Da provare con il tartufo.
🍷 Langhe Favorita Doc: Dal vitigno autoctono derivante dal Vermentino nasce un grande vino bianco piemontese dal sapore secco ed armonico, fresco e sapido; profumo delicato, floreale ed agrumato; vinificazione esclusivamente in acciaio. Perfetto per piatti di mare o antipasti a base di formaggi.
🍷 Moscato Bianco: Il Moscato bianco è il vitigno a bacca bianca più coltivato in Piemonte e coltivato prevalentemente nelle province di Cuneo e Asti dove nascono i famosi spumanti Moscato d’Asti DOCG e Asti Spumante DOCG, la DOCG più esportata all’estero ed vino spumante dolce più famoso d’Italia, nonché uno dei più famosi al mondo. Si tratta di un vitigno aromatico ed i suoi vini sono facilmente abbinabili a pasticceria secca, torrone, dolci ma anche salumi e formaggi.
🍷 Asti spumante: Da uve Moscato bianco si produce questo vino a spuma fine e persistente; limpidezza brillante; colore dal giallo paglierino a dorato tenue; profumo caratteristico, spiccato, delicato; sapore aromatico, delicatamente dolce, equilibrato; gradazione alcolica minima 12°. Va servito fresco, come aperitivo; ma anche a tutto pasto.
🍷 Nascetta: Il vitigno Nascetta è autoctono ed attualmente coltivato su pochi ettari nel comune di Novello nelle Langhe, dopo aver rischiato l’estinzione. Si tratta di un vino giallo paglierino, brillante; profumato, con sentori agrumati e fruttati; buona struttura, fresco e sapido, finale leggermente amarognolo. Servito fresco per accompagnare crostacei e piatti di pesce nonché formaggi e carni bianche. Regge moderato invecchiamento.
🍷 Chardonnay: Il vitigno Chardonnay non è certamente autoctono ma è il terzo vitigno a bacca bianca più coltivato in Piemonte. Si tratta di un vitigno internazionale, originario della Borgogna, tra i più diffusi al mondo ed in Piemonte coltivato prevalentemente nelle province di Cuneo, Alessandria ed Asti.
🍷 Cortese dell’Alto Monferrato: Da sola uva Cortese, ecco questo vino di colore bianco paglierino, con riflessi verdolini; profumo delicatamente vinoso; sapore secco, fresco, armonico; Grado alcolico minimo 10,5°. Accompagna antipasti, primi, risotti. Ma non solo.
🍷Greco di Ghemme: Da uva Greco (o Erbaluce) si ricava un vino di colore giallo paglierino scarico; profumo delicato, personale; sapore secco con vena amarognola. Gradazione alcolica minima 11°. Da servire fresco, accompagnando antipasti, minestre, risotti, pesce e rane.
🍷 Erbaluce di Caluso Passito: Da uve di Erbaluce scelte, leggermente appassite, si ottiene un vino di color giallo oro, brillante; profumo delicato, caratteristico; sapore pieno, armonico, vellutato. Gradazione alcolica minima 13,5°. Comporta prolungato invecchiamento in botti. Da servire a temperatura ambiente o leggermente fresco, a fine pasto; da meditazione.
🍷Laio: Da uve Greco vendemmiate a Fara Novarese, lasciate appassire sui graticci, si ricava un vino liquoroso di colore giallo oro antico; profumo persistente; sapore aromatico, con sentori di legno (dovuti alla barrique). Va consumato fresco, a fine pasto.
🍷 Loazzolo: Da uve Moscato bianco (in prevalenza) ed altre a bacca bianca, si produce questo vino di colore giallo oro brillante; dal profumo fruttato, con sentori di muschio; dal sapore dolce, armonico, caratteristico; grado alcolico minimo 15,5° di cui 11 svolti. Servitelo fresco, almeno di cantina, a fine pasto.
Vino bianco piemontese, i migliori secondo Foodtop: prezzi e acquisto 🍷🔝
Ora che abbiamo una visione più completa del mondo del vino in Piemonte possiamo finalmente conoscere quali sono i vini bianchi piemontesi più apprezzati ed amati. Abbiamo selezionato ben 20 vini bianchi piemontesi che ben rappresentano la qualità di assoluto livello che il Piemonte rappresenta con i suoi vini. Abbiamo diversi Roero Arneis, Gavi e Timorasso tra i più famosi ed apprezzati vino bianchi piemontesi, ma sono presenti diverse altre espressioni del mondo vinicolo piemontese come Chardonnay,Moscato ed altri. Non vi resta che provarli e dirci che ne pensate.
Ecco a voi la classifica dei migliori vini bianchi piemontesi di Foodtop!
1 – Gaja & Rey chardonnay
- GAJA & REY chardonnay 2017 - HALF BOTTLE
2 – Gaja Rossj Bass Chardonnay
- GAJA Rossj Bass Chardonnay 2019
3 – Alteni di Brassica GAJA Sauvignon
- Alteni di Brassica GAJA Sauvignon 2017
4 – Derthona Vigneti Massa 2019
5 – Coppo – Chardonnay Monteriolo
- Bottiglia da 75 cl
- Bouquet: ampio, con note fruttate e floreali di albicocca, pesca, gelsomino, rosa
- Vitigno: chardonnay
6 – Vino Bianco Piemontese Damilano Langhe Chardonnay GD 2018
7 – Tenuta Santa Caterina -“Silente Delle Marne” Monferrato Bianco
8 – Elio Perrone – Vino Bianco Piemontese “GI”
9 – Colli Tortonesi DOC Timorasso “Fausto” Vigne Marina Coppi
10 – Vino bianco piemontese Gavi Broglia La Meirana
- Produttore: Broglia
- Tipologia: Bianco fermo
- Regione: Piemonte
- Uvaggio: 100% Cortese
- Formato: 0,75L
11 – La Spinetta, Colli Tortonesi Timorasso DOC Piccolo Derthona
12 – Viogner Cinerino DOC, Abbona Marziano
13 – Roero Arneis DOCG Trinità Malvirà
14 – Saracco – Moscato D’Asti
- Bottiglia da 75 cl
- Floreale, Frutta Bianca e Tropicale
- Vitigno: Moscato
15 – Gavi DOCG “La Toledana”, La Toledana
- Vitigno: 100% Cortese
- Colore: giallo paglierino brillante con riflessi verdognoli
- Profumo: gradevole e delicato con sentori di frutta fresca e fiori bianchi, oltre a note agrumate e di mandorla amara
- Gusto: asciutto e pieno, piacevolmente sapido, armonioso, sofisticato
- Abbinamenti: Può essere servito come aperitivo e in abbinamento ai migliori piatti di pesce, primi con sughi leggeri e carni bianche
16 – Roero Arneis DOCG Pradalupo Fontanafredda
- Note di degustazione: Calice color giallo paglierino, con riflessi verdolino. Il naso si esprime su un bouquet di frutta esotica, di pera matura e di biancospino, con un delicato rimando di miele di acacia. Il sorso è rotondo, morbido e ricco, seppur ben equilibrato dalle componenti acide e sapide. Finale piacevole su note fruttate.
- Abbinamenti: Antipasti di pesce, Primi di terra, Secondi di pesce
- Temperatura di servizio: 8-10 gradi
- Cantina: Storica cantina immersa nelle affascinanti colline delle Langhe, la cantina Fontanafredda nasce dalle tenute di Roggeri Giacomo a Serralunga d’Alba. Tra i filari si coltivano per lo più nebbiolo, barbera, dolcetto e moscato, con una parte sempre più prevalente destinata a chardonnay e pinot nero, destinati alla produzione della nuova DOCG Alta Langa, espressione delle bollicine più nobili del Piemonte e in rapida ascesa sul mercato.
- Oggi Fontanafredda appartiene all’associazione Vino Libero, un gruppo di 12 produttori di vino e 1 distilleria. I vigneti vivono in un ecosistema dinamico e vario, i terreni sono lavorati con la tecnica dell’inerbimento controllato, senza alcun utilizzo di fertilizzanti chimici e di diserbanti, bensì solo di sostanze organiche. Un rinascimento verde culminato in 120 ettari certificati a Biologico e che porta Fontanafredda e i suoi vini a ottenere diversi riconoscimenti internazionali.
17 – Claudio Mariotto Colli Tortonesi DOC “Pitasso”
18 – Erbaluce di Caluso Passito DOCG Poetica – Silva Vini
19 – Vino bianco piemontese Gavi DOCG Villa Sparina
20 – Batasiolo, Moscato D’Asti Docg Bosc D’la Rei
- Caratteri distintivi: Il Moscato d’Asti dalla vigna del Boscareto Resort & SPA, è un vino da dessert dolce e mai stucchevole, che accompagna alla perfezione i panettoni e la pasticceria tradizionale e allieta i momenti conviviali con vivacità e responsabilità
- Vinificazione: Dopo un’attenta e accurata selezione, le uve di Moscato Bianco vengono diraspate e macerate a freddo per 24-48 ore in pressa. A seguito della pressatura, il mosto ottenuto viene raffreddato a 0°C e conservato in cella frigorifera. Segue una lenta fermentazione in autoclave fino al raggiungimento del 5,5% di grado alcolico. Con il freddo si arresta la fermentazione si arresta e il vino viene imbottigliato, conservando attraverso questa procedura la naturale vivacità
- Vitigni: La coltivazione del Moscato d'Asti in Piemonte risale al 1300, nonostante le sue origini siano riconducibili all'approdo dei coloni greci sulle coste della penisola italiana. La genetica varietale comporta un elevato grado zuccherino, ciò che fa sì che, al momento del raccolto di fine estate le uve presentino già una dolcezza formidabile
- Territorio: Si narra che la vinificazione di Moscato d'Asti nel territorio di produzione abbia avuto origini sabaude. Questo grappolo estremamente saporito entrò così in contatto con le marne grigie della zona, vestendosi di eleganza e distinguendosi per assoluta finezza
- Brand: Esperienza umana, tradizione, ricerca, innovazione: grazie ai valori fondanti dell’azienda vitivinicola Batasiolo, l’arte millenaria della produzione del vino diventa eccellenza contemporanea.
- È in corso il restyling delle etichette Batasiolo: potreste già ricevere i prodotti con il nuovo design. In questo caso garantiamo che il vino e le sue caratteristiche rimangono invariate e che la qualità del prodotto è sempre la stessa che amate.
ARTICOLO TERMINATO!
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